Arrivi al traguardo da ammirare, tuttavia da non compiacere per il Level Up-MTA , fuori dalla zona punti del Gran Premio di Francia classe Moto3. Scattati da ventesima e ventitreesima casella, Nicola Carraro e Stefano Nepa hanno prontamente recuperato terreno e posizioni, raggiungendo presto il treno della top ten. Uno svarione offerto da un avversario ha però disorientato The Panther, costretto all’uscita di pista, poi rientrato ulteriormente attardato. Scivolata per Nicola Carraro, a seguito della non trovata comprensione tra dashboard e velocità da moderare o incrementare. Nico10 ha comunque ripreso l’azione, vedendo la bandiera a scacchi al pari del compagno di box, tagliati fuori dai punti, ma con le code di lucertola sempre in movimento.
Alessandro Tonucci, Team Manager: “Qualifiche scure, ma gara da potenziale top ten. Purtroppo, Nepa è stato costretto alla divagazione nella ghiaia, mentre provava a superare un avversario. Sono sicuro che Stefano tornerà in alto a Barcellona.
Prova interessante per Carraro, al di là di un equivoco: c’è stata una incomprensione tra Nicola e il muretto box, previa lavagna segnaletica mal interpretata o meglio spiegabile da parte nostra. Non sapendo di essere in vantaggio o attaccato da un rivale, Nicola ha spinto di più, scivolando. Questo aspetto sarà perfezionato per le prossime trasferte, al pari della fase di partenza, fondamentale per giocarci l’alta classifica della Moto3”.
#82 Stefano Nepa, P17: “Dopo un inizio weekend dalla ripida salita, stavo disputando una bella gara, costituita da rimonta e buon passo di giro in giro. L’errore commesso mi ha però costretto all’uscita di pista: stavo provando un sorpasso, è finita male. Peccato, perché la top ten stava arrivando, era alla nostra portata. Voglio ringraziare comunque il team per grosso lavoro e infinito impegno profuso nel volere risolvere i problemi accusati in partenza. Siamo convinti che presto troveremo la soluzione cercata”.
#10 Nicola Carraro P19: “La mia è stata una buona partenza, al seguito della quale mi sono appaiato al gruppo dei più veloci. Quando stavo attaccando, l’errore di un avversario mi ha sganciato dal trenino, ritrovandomi quindi staccato rispetto a chi mi precedeva. Ho provato a dare di più, ma sono scivolato, senza però perdere la voglia di tornare in sella e tagliare il traguardo”.