Doppia top ten marcata Level Up MTA Racing a Jerez de la Frontera, con Nicola Carraro in qualità di miglior italiano della classe Moto3. Scattato dalla decima casella, il rookie schierato dalla squadra di Alessandro Tonucci si era ritrovato in bagarre per posizioni arretrate ma, grazie alla risposta perentoria, ha recuperato tempo, terreno e posizioni sul gruppo di testa. A gomiti larghi e testa alta il numero 10 ha attaccato i rivali, sorpassandoli, difendendo l’ottavo posto finale valevole di 8 punti posti nella graduatoria piloti.
Classifica generale che vede Stefano Nepa al nono posto, medesima posizione ottenuta nel Gran Premio di Spagna. The Panther, qualificatosi undicesimo, ha guadagnato due posizioni rispetto alla griglia di partenza, sventolando da primo rappresentante tricolore del riepilogativo iridato.
Alessandro Tonucci, Team Manager:
“Sono veramente contento del weekend completato da Carraro, autore di una bellissima gara qui a Jerez. Nicola è al primo anno nella nostra squadra, ma già capace di una evidente e concreta crescita nella difficile classe Moto3: essere il primo italiano al traguardo è un risultato soddisfacente per oggi, promettente per il futuro. Mi aspettavo qualcosa in più da Nepa, poco aggressivo quando viene attaccato dagli avversari. So che Stefano abbia le capacità per stare davanti, perciò lavoreremo assieme per far sì che esplodano a pieno potenziale. Ringrazio tutta la squadra, per un organico coeso e bravissimo nel confermare di essere struttura referenziale di questo combattuto mondiale 2024. Il lavoro fatto in Spagna è stato magnifico”.
#10 Nicola Carraro, P8: “Questa gara mi è piaciuta molto, nonostante abbia dovuto affrontarla in rimonta a seguito di una partenza in cui si sprecavano contatti e sportellate. Sono riuscito a recuperare terreno e posizioni, sino a raggiungere il gruppo valevole di top five. Con maggior efficacia in frenata, un quinto posto sarebbe stato mio, ma sono comunque contento della prestazione e del risultato”.
#82 Stefano Nepa P9: “Gara dura oggi a Jerez. Ho faticato nei primi giri, rimanendo bloccato nelle retrovie. Il passo poi espresso è stato pure buono ma, ormai, il target prefissato del podio era sfumato e irraggiungibile. L’obiettivo inerente alle prossime trasferte consiste nel qualificarci meglio e più davanti possibile, in modo tale da aggredire le prime posizioni evitando rallentamenti e pericoli nella feroce bagarre della Moto3”.